«Ritrovare la freschezza dello sguardo,
dimenticare ciò che si crede di sapere,
comportarsi di fronte agli esseri umani e alle cose
come se li si vedesse per la prima volta».
André Frossard
Tutti abbiamo in noi un «fanciullo spirituale».
Non il fanciullo storico che siamo stati (e che non siamo più),
ma una specie di eterno bambino,
che ci abitua alla meraviglia,
ci suggerisce di abbandonarci ai grandi slanci,
alle grandi aspirazioni,
alle grandi temerarietà.
D’altro canto,
perché l’infanzia
è un periodo così importante della vita?
Perché, nella sua freschezza,
credere e amare costituiscono
esercizi naturali tanto quanto respirare
o mettere un piede davanti all’altro camminando.
Riportiamo lo spirito dell’infanzia
al cuore delle nostre vite.
E le nostre vite palpiteranno con il cuore!
F. Garagno, Terapia per l’anima, Paoline 2010
Bel post, indicativo direi!
Ripartiamo dunque dall’amicizia!!!
Su Vongole & Merluzzi ci ci chiede invece se il “mito della psicoanalisi” può condurre all’individualismo!
Spero avrai modo e voglia di ricambiare la visita 😉
http://vongolemerluzzi.wordpress.com/2011/05/21/psicofornication/